Cota e Gancia alla Valeo di Mondovì giocano una partita da 16 milioni

Incontro a porte chiuse con i vertici della multinazionale e i sindacati. La presidente della Provincia di Cuneo: “Non è più il tempo delle barricate, il lavoro è interesse comune”

Il tavolo di lavoro alla Valeo

Il tavolo di lavoro alla Valeo

Cuneo Filtra ottimismo dai cancelli della Valeo di Mondovì, dopo l’incontro a porte chiuse che si è svolto ieri nello stabilimento della multinazionale francese tra i vertici aziendali, il governatore del Piemonte Roberto Cota e la presidente della Provincia di Cuneo, Gianna Gancia.

Le dichiarazioni sono caute, si gioca una partita molto delicata. In ballo c’è un investimento di circa 16 milioni di euro che il colosso industriale, specializzato nei componenti d’auto, potrebbe realizzare proprio a Mondovi, una delle realtà con le maggiori potenzialità di crescita del gruppo.

Ma il problema sono i costi del lavoro, che potrebbero rendere meno conveniente la sede italiana, rispetto ad altre all’estero. Da qui, il vertice con Regione e Provincia, che hanno assicurato alla multinazionale la massima collaborazione sul fronte istituzionale, mettendosi a disposizione per seguire i passaggi burocratici e l’accesso ai piani di incentivazione industriale.

Ma non basta, perché sul tavolo c’è anche la riduzione del costo del lavoro, che passa attraverso la limatura degli stipendi. Se n’è discusso a viso aperto con i rappresentanti sindacali, preoccupati dai sacrifici che vengono chiesti ai lavoratori. La Provincia, attraverso la mediazione dell’assessore al Lavoro, Pietro Blengini, aprirà il giro di consultazioni con le parti sociali per agevolare la trattativa. Dalle prime indiscrezioni, sembra che il prospettato taglio degli stipendi sia inferiore a quello delle ipotesi della vigilia.

“Siamo di fronte a un’importante opportunità per la nostra terra – osserva la presidente della Provincia, Gianna Gancia -, bisogna che tutti insieme si facciano gli sforzi necessari per coglierla. A pieno regime, questa operazione potrebbe riportare i livelli occupazionali della Valeo a quelli del Duemila, quasi raddoppiando i posti di lavoro attuali, che sono 380. Bisogna prendere atto che il mondo non sta cambiando, ma è cambiato. Non è più il tempo di alzare barricate. Il lavoro è interesse di tutti, cerchiamo la collaborazione e guardiamo al comune vantaggio del consolidamento dell’azienda, pensando non solo all’oggi, ma anche al domani”.

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