“Progetto Luigi Einaudi”, l’antologia degli scritti in cd rom grazie alla Provincia di Cuneo

La presidente Gancia alla presentazione di Roma

Gianna Gancia: “Se fosse vissuto oggi forse avrebbe ‘postato’ su Internet i suoi insegnamenti, le sue prediche. ”

Cuneo  Economista di fama mondiale, governatore della Banca d’Italia, Presidente della Repubblica, tra i primi fautori dell’Unione Europea, Luigi Einaudi continua, a cinquant’anni dalla sua morte, ad essere presente con la sua opera per la modernità del suo pensiero. Finora si è trattato, però, di citazioni frammentarie e di opere pubblicate in ordine sparso. Ora questo patrimonio presto sarà consultabile anche su internet, grazie alla Fondazione a lui intitolata e alla Provincia di Cuneo che ha finanziato l’iniziativa.

“Luigi Einaudi. Guida alla lettura. Antologia degli scritti”, è infatti il titolo dell’opera omnia  su cd rom dedicata al grande statista di origini cuneesi, che è stata presentata mercoledì 15 febbraio a Roma nella sede della Fondazione Einaudi, alla presenza della presidente della Provincia Gianna Gancia. Con lei, oltre al presidente della Fondazione Mario Lupo, hanno partecipato il nipote di Einaudi, Roberto, il consigliere d’amministrazione della Fondazione Angelo Maria Petroni e Giovanni Orsina, direttore scientifico.

“Tra i molti volti e le tante sfaccettature dimenticate o, comunque, meno conosciute di Luigi Einaudi c’è sicuramente quella del giornalista – ha detto la presidente Gancia – che per decenni riempì pagine e pagine dando scrupolosamente conto delle vicende economiche e sociali, di quelle piccole così come di quelle grandi, delle quali fu testimone attento e appassionato. Fu giovanissimo redattore de La Stampa di Torino e prima ancora, poco più che adolescente, scrisse sulle cronache dei giornali locali del doglianese. Nei decenni successivi avrebbe scritto a lungo sul Corriere della Sera o sull’Economist, piuttosto che sul Risorgimento Liberale. Non so su quali testate avrebbe scritto oggi Einaudi.  Sono certa d’una cosa: non avrebbe rinunciato a veicolare le sue prediche, che lui definì inutili in vecchiaia, in un celebre saggio della metà degli anni Cinquanta. E che forse riterrebbe a maggior ragione ‘inutili’, se potesse vederci oggi, alle prese con la crisi del debito sovrano, lui che già nel 1921 ci ammoniva dalle colonne del Corsera che ‘non si può, salvo parzialmente e per un tempo limitato, pagare con debiti’. Non avrebbe taciuto, lui che non tacque neppure quando le circostanze lo allontanarono da via Solferino, neppure quando, per scrivere, dovette trovare riparo sotto pseudonimo”.

Il cd rom contiene una selezione di 327 testi scritti dallo statista, soprattutto articoli pubblicati dal Corriere della Sera e da La Stampa e lezioni universitarie. Un distillato del pensiero einaudiano, che sarà propedeutico alla seconda fase del progetto con  la pubblicazione in un sito internet entro l’autunno dell’ opera omnia.

La presidente Gianna Gancia ha poi proseguito il suo intervento: “Mi piace pensare che non avrebbe disdegnato internet. Magari per dissociarsi dal pressappochismo di tanta informazione on-line. Magari per scagliarsi contro le degenerazioni della carta stampata e di quella ‘navigata’… Mi piace pensare che avrebbe ‘postato’ il suo sdegno. Internet è la libertà, certo. Per questi motivi mi sento di dire che il nostro più illustre concittadino, Luigi Einaudi, si sarebbe ritrovato bene nel web o, comunque, dentro un supporto informatico. Avrebbe navigato, ne sono certa, lui che navigò attraverso molti libri in tempi in cui perfino i libri erano difficili da trovare. E avrebbe scritto, forse perfino ‘postato’ i suoi insegnamenti, le sue prediche. Per questo, la Provincia di Cuneo ha deciso di sostenere questo progetto: perché l’opera omnia einaudiana non esiste. Ed è una grave lacuna. Metterla in rete, renderla accessibile via web o su cd è qualcosa – io credo – di molto einaudiano, nel senso di pragmatico, da illuminista temperato quale fu. Il lavoro della fondazione Einaudi è davvero preziosissimo, perché unisce il passato al futuro. Perché Einaudi è morto cinquant’anni or sono. Ma i suoi insegnamenti sono il futuro, quel futuro che il nostro Paese non ha mai avuto. E per cui giova continuare a lavorare”.

L’opera è stata presentata dal docente della Luiss, Domenico Bruni coordinatore di un progetto che ha richiesto lunghi mesi di lavoro. Otto i percorsi di lettura monografici: “La teoria politica”, “Luigi Einaudi economista”, “Il Risorgimento e l’Italia liberale”, “La guerra e la pace”, “L’avvento del fascismo”, “Da esiliato a presidente”, “L’unificazione europea”, “Einaudi e i libri”, che il “videolettore” può affrontare con la guida di valenti studiosi che hanno curato ciascuno una sezione: da Alberto Giordano a Valeria De Bonis, da Gerardo Nicolosi ad Andrea Guiso, Christine Vodovar , Vera Capperucci, Umberto Morelli, Maria Teresa Pandolfi.

Il presidente della Fondazione Luigi Einaudi, Mario Lupo, ha ricordato come il rendere fruibile la sua opera sia “il primo monumento che possiamo erigere alla sua memoria”. “Luigi Einaudi scriveva soprattutto a mano, mentre la moglie Donna Ida ribatteva a macchina i testi”, ha ricordato il nipote e presidente onorario della Fondazione, Roberto Einaudi. Ciononostante è molto difficile trovare oggi i suoi testi per questo il cd sarà diffuso nelle scuole medie e superiori per consentire ai giovani di avvicinarsi al suo pensiero. Giovanni Orsina, direttore scientifico della Fondazione, ha assicurato che entro pochi mesi il contenuto del cd sarà disponibile all’interno di un portale in cui si potranno fare ricerche per parole chiave, così da rendere accessibile a tutti il materiale.

 Alcune immagini dell’incontro di Roma

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