Interventi delle guardie provinciali contro il bracconaggio

Le guardie della Provincia al termine delle operazioni

Numerose operazioni eseguite su tutto il territorio provinciale

Cuneo Prosegue l’attività di sorveglianza da parte delle guardie provinciali del Servizio Vigilanza Faunistico Ambientale della Provincia. Nell’ultima parte della stagione venatoria sono stte eseguite tre distinte operazioni che hanno permesso di individuare sei persone per reati sulla caccia e il porto d’rmi, già deferite all’autorità giudiziaria. Gli interventi si sono svolti in collaborazione con altre forze dell’ordine a Rifreddo, tra Polonghera e Racconigi e nella zona di Saluzzo.

“L’efficienza dei controlli ha portato dei buoni risultati – è il commento dell’assessore provinciale alla Caccia, Stefano Isaia – perchè ci ha permesso di individuare alcuni soggetti che non hanno rispettato le regole sulla caccia e che, quindi, vanno puniti. Vorrei ringraziare tutti coloro che si sono impegnati ed hanno lavorato per questo obiettivo, a partire dalle nostre guardie provinciali, ma anche agli agenti del Corpo Forestale, Carabinieri, e guardie giurate dei Comprensori alpini”.

In particolare, nell’ultima giornata di caccia in zona Alpi, con un’operazione svolta insieme al Corpo Forestale e alla guardia giurata del Comprensorio Alpino Valle Po, è stato sorpreso nei boschi del Monte Bracco in comune di Rifreddo A.F., disoccupato di 40 anni di Sanfront, il quale esercitava la caccia senza la licenza di porto d’armi con un fucile regolarmente denunciato, ma di proprietà del padre. Per il cacciatore, come per il collega trentenne di Rifreddo che lo accompagnava, è scattata la denuncia a piede libero per porto illegale di arma da caccia.

Durante il periodo natalizio, nelle campagne tra Polonghera e Racconigi, un appostamento serale lungo il Rio Freddo  ha consentito di accertare che due cacciatori locali, V.G. 64 anni ed il figlio V.A. di 25, entrambi artigiani residenti a Racconigi, esercitavano l’attività venatoria sparando alle anatre che stazionavano lungo il corso d’acqua in giorno di silenzio venatorio e in orario notturno. Il controllo presso l’abitazione dei cacciatori, eseguito in collaborazione con i Carabinieri della locale stazione, ha permesso agli agenti di sequestrare numerose munizioni di pistola non denunciate. I due cacciatori sono stati denunciati per attività venatoria in periodo di divieto e per omessa denuncia di munizioni.

In ultimo i controlli della Provincia sulla normale attività di caccia nell’Ambito Territoriale Cn2 Saluzzo-Savigliano hanno permesso di accertare che un cacciatore di Saluzzo, C.S, 67 anni, pensionato, aveva abbattuto alcuni uccelli protetti (un pipo-piro culbianco ed una alzavola). Anche per lui segnalazione all’autorità giudiziaria per esercizio di caccia a specie non consentite. In tutte le operazioni sono stati elevati verbali amministrativi per una lunga serie di infrazioni per un ammontare di circa 6 mila euro.

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