Il caso Saint Gobain, un esempio di rinascita contro la crisi

Il tavolo dei relatori

La presidente Gancia ha partecipato alla presentazione del libro di Chinello

Cuneo Il caso Saint Gobain e la storia dei due stabilimenti cuneesi Sekurit di Savigliano e Euroveder di Cervasca  destinati nel 2009 alla chiusura per rilocalizzazione per la crisi e invece, contro ogni previsione, rilanciati dalla stessa multinazionale per produrre vetro in Italia. E tutto questo grazie ad un confronto serrato, ma leale tra le parti.

E’ questo, in sintesi, quanto emerso dall’incontro di presentazione del libro “Crisi, relazioni industriali e futuro” scritto da Roberto Chinello che ripercorre le vicende della crisi e della rinascita delle aziende gruppo Saint Gobain in Italia, presentato in Provincia lunedì 28 novembre alla presenza della presidente Gianna Gancia e dei vertici della multinazionale. Una storia di rinascita nel Cuneese dopo tre anni di crisi (2008-2010) e la decisione del 21 aprile del 2009 di chiudere lo stabilimento di Savigliano (in cui lavoravano 400 persone ndr) e di ristrutturare pesantemente Cervasca e Pisa per trasferire tutta la produzione in un altro Paese. Ma nel frattempo succede qualcosa, come spiegano i protagonisti in 35 interviste. Dopo un confronto-scontro con il sindacato, in mezzo ad una crisi senza precedenti, l’azienda studia, analizza la situazione e cambia idea, facendo totale affidamento sul management locale e sulla capacità di competitività italiana, fino a convincere la sede di Parigi a reinvestire in Italia 100 milioni di euro per rilanciare la produzione del vetro piano, come hanno spiegato nel dettaglio Gianni Scotti, delegato generale di Saint Gobain Italia ed Ezio Borreani, direttore del Personale parlando di “una storia straordinaria, combattuta con lucidità, impegno e un enorme coraggio”.

Oggi l’azienda, seppur dopo una drastico ridimensionamento del personale (Sekurit e Euroveder hanno oggi insieme 280 lavoratori ndr), è in attivo, ha commesse di lavoro, produce profitto e reddito ai lavoratori. E di questo eccezionale risultato è stato dato atto prima di tutto a questi ultimi, ma anche alle organizzazioni sindacali provinciali e nazionali Cgil, Cisl e Uil che hanno rievocato “una vertenza importantissima e drammatica, forse unica, una vicenda di grande insegnamento per la caratteristica dello scontro feroce, ma leale”. Significativo anche il sostegno di Confindustria e delle istituzioni locali, a partire da Provincia e Comuni che hanno seguito in diretta tutta la vertenza. Al dibattito sono intervenuti i sindaci di Saluzzo Paolo Allemano, di Cervasca Aldo Serale e l’allora sindaco di Savigliano Aldo Comina.

A conclusione dei lavori l’intervento della presidente Gianna Gancia: “In un momento molto difficile l’azienda è uscita dalla crisi grazie a tre fattori: la chiarezza dei ruoli; la correttezza del dialogo e delle scelte imprenditoriali e la concretezza delle soluzioni che hanno permesso di invertire la rotta in due mesi”.

Alcune immagini dell’incontro

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