Abbattimento cinghiali, nuove iniziative per ridurre i danni agricoli

Da settembre ad oggi sono stati abbattutti 2.300 capi. Il problema maggiore nel Cebano e Alta Langa.

Cuneo – Troppi cinghiali e, di conseguenza, troppi danni alle colture agricole soprattutto nella zona del Cebano e Alta Langa. E’ stato questo l’argomento al tavolo di confronto che si è svolto giovedì 17 novembre in Provincia con i rappresentanti degli Ambiti territoriali di caccia  Atc 4 Alba e Atc 5 Cortemilia. Erano presenti, oltre all’assesore provinciale alla Caccia Stefano Isaia, i dirigenti del settore dell’ufficio Vigilanza faunistico venatoria della Provincia e alcuni funzionari dell’associazione agricola Coldiretti.

Il tavolo ha analizzato i dati sull’abbattimento dei selvatici che da fine settembre, data di apertura della stagione di caccia ad oggi, ha registrato l’uccisione di 2.300 cinghiali. All’appello ne mancano ancora circa  2.000, da abbattere entro fine anno per raggiungere gli standard degli anni passati. La Coldiretti ha segnalato forti tensioni tra gli agricoltori per i danni causati alla colture dagli animali nel Cebano e nelle zone di Murazzano e Farigliano,  chiedendo ulteriori sforzi per risolvere il problema.

“Fin da subito la Provincia, dopo aver sentito Atc e Ca , ha deciso di fornire gabbie di cattura agli agricoltori autorizzati per le zone più interessate al fenomeno – ha detto l’assessore Isaia -. Riprenderemo, inoltre, gli abbattimenti notturni a cui parteciperò personalmente con le guardie della Provincia e sarà predisposto un calendario per ulteriori battute di caccia he scatterà automaticamente alla chiusura della stagione venatoria. Dal 15 dicembre faremo  subito un censimento dei capi nelle zone più colpite, per poi intervenire”.

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