Variante alla statale 21 del Colle della Maddalena: presentazione in Provincia del nuovo studio di fattibilità

Gancia: “Condivideremo con il territorio il lavoro svolto per la soluzione del problema viario, nell’ottica del contenimento delle risorse imposto dai tempi”

Cuneo Tempi di esecuzione più brevi e costi dimezzati sono le linee guida del nuovo studio di fattibilità redatto dall’Anas per la variate stradale alla statale 21 del Colle della Maddalena, nel tratto compreso tra gli abitati di Demonte, Aisone e Vinadio. L’ipotesi sarà illustrata agli amministratori locali nel corso dell’incontro previsto per venerdì 25 febbraio alle 11 nella sala maggioranza della Provincia. Convocata d’intesa con l’assessore regionale Barbara Bonino e con il Compartimento Anas del Piemonte, la riunione è frutto dell’impegno costante esercitato dal presidente della Provincia, Gianna Gancia, per l’attivazione di un dialogo tra le parti mirato alla realizzazione dell’opera.

“Obiettivo – spiega Gancia – è la condivisione con il territorio del lavoro svolto per la composizione di una situazione viaria critica che necessita di intervento in tempi brevi. L’urgenza dell’opera deve necessariamente coesistere con la battaglia del contenimento delle risorse in atto, alla luce delle difficoltà finanziarie che connotano ogni livello di governo”. Al tavolo sono invitati i sindaci dei Comuni di Aisone, Demonte e Vinadio, il consigliere provinciale Pier Mario Giordano, oltre alla Comunità montana Valle Stura e al Comitato Si Dav.

Un dialogo istituzionale avviato da una lettera, a firma congiunta del presidente Gancia e del governatore piemontese Roberto Cota, indirizzata al presidente Anas Pietro Ciucci già nel settembre 2010 e finalizzata a richiedere nuove stime di fattibilità. Il testo evidenziava i volumi di traffico, anche pesante, in transito sulla strada e la situazione critica dell’attraversamento degli abitati di Demonte, Aisone e Vinadio. “Un progetto preliminare – si legge nel documento – stilato nel 2007 per il primo lotto dell’opera (variante di Demonte) era stato approvato dalla Conferenza dei servizi: il tracciato, in larga parte in galleria, evidenziava un costo, per soli lavori, stimato in 76.034.480 euro. Proprio l’ammontare dei costi costituì una delle problematiche che hanno sinora rallentato l’iter procedurale del progetto. La disponibilità e professionalità dei responsabili del compartimento Anas di Torino ci hanno consentito di prefigurare un’alternativa progettuale che permetterebbe costi più che dimezzati, pari a 35.700.000 euro. L’intervento si manterrebbe sempre in sinistra orografica del fiume Stura, ma consentirebbe di evitare i lunghi percorsi in galleria precedentemente ipotizzati”. La lettera sottolineava, inoltre, l’assoluta urgenza del secondo e terzo lotto, ovvero delle varianti agli abitati di Aisone e Vinadio. Così Ciucci nella risposta inviata alla Provincia a fine settembre, in seguito ad un primo incontro informativo con gli amministratori locali. “Anas – recita il testo – ha valutato l’opportunità di procedere gradualmente verificando l’effettiva condivisione di un nuovo tracciato meno costoso sulla scorta di uno studio di fattibilità che il Compartimento di Torino svilupperà con risorse interne al fine di sottoporlo al più presto a valutazioni e all’approvazione di una pre-conferenza dei servizi. A seguito della condivisione di tale alternativa, il Compartimento potrà procedere, in collaborazione con la Provincia, alla redazione di un nuovo progetto preliminare”.

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