Costituita l’Associazione per il patrimonio dei paesaggi vitivinicoli di Langhe-Roero e Monferrato

Presenti per la Provincia il vice presidente Rossetto e l’assessore Russo

Cuneo La firma dell’atto costitutivo, avvenuta lunedì 10 gennaio, ad Asti, ha sancito il nascere dell’Associazione per il patrimonio dei paesaggi vitivinicoli di Langhe-Roero e Monferrato. Alla sigla hanno partecipato le Province di Cuneo (presenti il vice presidente Giuseppe Rossetto e l’assessore alla Pianificazione Roberto Russo), Alessandria ed Asti, oltre alla Regione Piemonte con il vice presidente Ugo Cavallera. L’incontro è inoltre servito alla definizione della presidenza dell’organismo, che, su designazione del presidente Gianna Gancia, sarà affidata all’albese Roberto Cerrato.

“Si tratta – hanno commentato il presidente Gancia e il vice presidente Rossetto – di un passo importante che concretizza in modo formale l’intesa raggiunta dall’intero territorio interessato dalla candidatura. L’associazione ha tra le sue finalità l’attuazione del piano di gestione della candidatura Unesco, ma è anche organismo capace di lavorare fin da subito alla valorizzazione, alla tutela e al miglioramento del patrimonio paesaggistico cuneese. Si tratta, cioè, di uno strumento agile ed efficace per l’attuazione del dossier che verrà inoltrato entro il mese di gennaio a Parigi e che sarà l’unico presentato dall’Italia per l’anno 2011”.

L’Associazione, con sede in Asti, si ispira a principi di reciproca solidarietà tra i territori delle tre province di Alessandria, Asti e Cuneo. Persegue, inoltre, obiettivi di sviluppo della conoscenza sui beni del patrimonio, di tutela, protezione, valorizzazione degli stessi, oltre che di promozione culturale, di sensibilizzazione e di sviluppo socio-economico integrato dei territori. La Provincia di Cuneo è socio fondatore, assieme a quelle di Asti ed Alessandria e alla Regione Piemonte. Sono inoltre ammessi soci aderenti e sostenitori dell’attività dell’associazione, rappresentati da enti locali ed amministrazioni pubbliche centrali o locali. Lo statuto regola il funzionamento di assemblea, consiglio di amministrazione e comitato scientifico, quale organo consultivo su materie e problematiche attinenti alla gestione e conservazione dei beni Unesco. Infine il patrimonio risulta costituito da attrezzature e beni mobili e immobili a qualunque titolo acquisiti, oltre alle quote di adesione versate dai soci fondatori nella misura di 10 mila euro per ciascuna delle Province e 20 mila euro per la Regione. “Proprio alla Regione – ha concluso Rossetto – , nelle persone del presidente Roberto Cota, del vice presidente Ugo Cavallera e dell’assessore al Turismo nonché consigliere provinciale Alberto Cirio, va un ulteriore ringraziamento per il supporto assicurato sul piano burocratico che porterà, nell’estate, all’invio degli ispettori da parte dell’Unesco per i sopralluoghi sul territorio”.

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