Riflessioni in apertura della seduta del Consiglio

Sulla violenza alle donne, ma anche le commemorazioni di Cossiga, dei caduti in Afghanistan e del sindaco Vassallo

Cuneo Il crescente numero di episodi di violenza contro le donne, ma anche le commemorazioni per la scomparsa dell’ex presidente della Repubblica Francesco Cossiga, dei caduti in Afghanistan e del sindaco Vassallo. Sono i temi sui quali si è soffermata la riflessione dei membri del Consiglio provinciale in apertura della seduta di lunedì 20 settembre.

Gli argomenti sono stati introdotti dal presidente del Consiglio Giorgio Bergesio. Sul tema della violenza alle donne – ha spiegato Bergesio – “le statistiche nazionali registrano in media un omicidio ogni due giorni. La violenza, che sembra accentuarsi in coincidenza con i mesi estivi, si verifica spesso tra le mura di casa, ad opera di mariti, compagni, parenti. Quest’assemblea non può non prendere atto di un fenomeno grave e in continuo aumento, che non risparmia la nostra Provincia come dimostra l’episodio di Ceva del luglio scorso”. Su segnalazione della Consigliera provinciale di Parità, Anna Mantini, e a nome del presidente Gianna Gancia e di tutte le donne presenti in Consiglio provinciale e Giunta, Bergesio ha quindi dato lettura di alcuni brani dell’articolo “Ho paura di me” pubblicato su “La Stampa” del 14 luglio nella rubrica “Buongiorno” a firma dell’opinionista Massimo Gramellini. Ha letto, tra l’altro, “non cerchiamo pseudonimi alla bestialità. Oltre a un senso primitivo del possesso, negli ex che uccidono e si uccidono in nome dell’amore sfuggito c’è l’incapacità maschile di reggere il distacco, l’abbandono che mima la morte… E’ una forma disperata di dipendenza che si nutre di falso orgoglio ed egoismo autentico. Per guarire serve lo scatto di coscienza che trasforma una marionetta di muscoli in un uomo. Io la chiamo Difesa della Sconfitta: la capacità di sopportare lo strappo del cuore senza smarrire il rispetto di sé”.

L’assemblea ha, inoltre, commemorato il presidente emerito della Repubblica Francesco Cossiga, che si è spento martedì 17 agosto, all’età di 82 anni, nel reparto rianimazione del Policlinico Gemelli di Roma. Nel minuto di silenzio osservato dal Consiglio provinciale, il ricordo del presidente emerito è stato accomunato a quello del sindaco di Pollica Angelo Vassallo e delle ultime vittime italiane della missione di pace in terra afghana: il maresciallo Mauro Gigli, effettivo al 32° Reggimento Genio di Torino, e il caporalmaggiore Pierdavide De Cillis, appartenente al 21° Reggimento Genio di stanza a Caserta. Con la morte dell’incursore Alessandro Romani, deceduto in seguito alle ferite riportate durante lo scontro a fuoco di venerdì scorso, sale a trenta il numero degli italiani morti in Afghanistan, dall’inizio della missione nel 2004. “Alle famiglie e ai colleghi  del contingente italiano – ha concluso Bergesio – sono indirizzati i sentimenti di profondo cordoglio e vicinanza di quest’assemblea”.

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