Precisazione sui sovracanoni sulle derivazioni d’acqua

Gancia e Colombatto: “Dall’Uncem una tempesta in un bicchier d’acqua”

Cuneo I sovracanoni sulle derivazioni dell’acqua sono argomento della seguente precisazione a firma del presidente della Provincia, Gianna Gancia, e dell’assessore provinciale con delega alle Risorse Idriche, Luca Colombatto: “la più classica delle tempeste in un bicchier d’acqua: questo verrebbe da rispondere a Lorsignori dell’Uncem che da qualche giorno vanno predicando contro la Provincia, colpevole, a loro dire, d’aver espropriato (nientemeno!) i Comuni delle Terre Alte di entrate ulteriori derivanti da sovracanoni sulle derivazioni d’acqua. Una tempesta in un bicchier d’acqua, certo, ma inquinata da una buona dose di demagogia e falsità strumentali: perché l’impegno della Provincia e nostro personale, semmai, è stato nella direzione di ritoccare al rialzo questi corrispettivi, in primis a vantaggio dei Comuni beneficiari che, non a caso, a seguito delle novità introdotte dal Legislatore (che ha accolto nostre precise richieste), incasseranno ogni anno circa 1.985.000 euro in più. La Provincia di Cuneo vedrà nel contempo aumentare le risorse di sua spettanza da circa 197.800 euro a circa 324.800 euro, a fronte di crescenti spese d’istruttoria e di vigilanza che, nella fattispecie, ricadono interamente sull’Ente. E, ci sentiamo di aggiungere in tutta serenità, delle risorse ingenti che ogni giorno l’Ente profonde per servizi alla montagna: servizi reali, a partire dallo sgombero neve che, nelle ultime due stagioni invernali, ha pesato sul bilancio provinciale per una cifra che ha sfiorato i trenta milioni di euro. Ma tant’è. Certi parolai credono che la Montagna si difenda meglio a parole che con i servizi. E ne danno prova quotidianamente. Noi preferiamo rispondere con i numeri, quelli autentici, e con i servizi, quelli reali. Con buona pace di certuni, più propensi alla demagogia, e di certe burocrazie che s’ammantano di motivazioni legate alla Difesa della Montagna per non difendere nient’altro fuorché sé stesse. Massimo Mucchetti, giornalista del Corsera, scrisse qualche mese fa che l’acqua dovrebbe servire per dare da bere, non da mangiare: sottoscriviamo in pieno”.

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