Conferenza dei servizi a Roma: via libera alla tangenziale di Cuneo

All’incontro presso il Ministero il vice presidente Giuseppe Rossetto

Cuneo La Conferenza dei servizi che si è riunita giovedì 8 luglio al Ministero delle Infrastrutture di Roma ha dato il via libera al progetto autostradale della tangenziale di Cuneo (lotto 1.6) che collegherà Ronchi (zona Miac) alla provinciale 422 Cuneo-Dronero. Il progetto, illustrato dal punto di vista infrastrutturale e ambientale, ha ottenuto parere positivo da tutti gli organi presenti, tenuto conte delle prescrizioni e delle osservazioni pervenute in merito ai tratti più complessi di Passatore, via Battaglia, l’innesto con rotatoria sulla 422 Cuneo-Dronero e di tetti Roero (tra le provinciali 589 e 20). Alla Conferenza dei servizi, presieduta da Giuseppe Mele del Ministero delle Infrastrutture, erano presenti, per la Provincia, il vice presidente Giuseppe Rossetto e l’ingegnere capo Enzo Novello, oltre al presidente della società autostradale Giuseppe Sambo, il sindaco di Cuneo Alberto Valmaggia e l’assessore Guido Lerda, il consigliere regionale Federico Gregorio, i vertici del Ministero dell’Ambiente e dei Beni culturali e dell’Anas, rappresentanti della Regione con Gabriella Giunta, del Consorzio irriguo sinistra Stura e dell’Acda.

“Abbiamo preso atto con soddisfazione dell’orientamento favorevole della Conferenza dei servizi – ha detto Rossetto – e del sostanziale via libera, fatte salve le osservazioni. Entro il 24 agosto dovranno pervenire eventuali ulteriori osservazioni da parte degli enti, ma come Provincia è già stato tutto definito dalla delibera approvata in Giunta a aprile. Dopo questa data ci sarà l’approvazione del progetto definitivo da parte del Cipe con le prescrizioni aggiuntive. Quindi, dopo la pubblicazione e gli eventuali adeguamenti, l’Anas approverà il progetto integrato a quello dell’Asti-Cuneo definitivo. L’inizio cantieri è previsto per il 2011. Dovremo stare molto attenti che i tempi siano rispettati, in particolare occorrerà vegliare sulla celerità della pubblicazione della delibera Cipe, da cui derivano i passaggi successivi”.

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