Castelli aperti: gli appuntamenti di domenica 9 maggio

Tante le dimore storiche aperte in provincia di Cuneo

Cuneo Dai castelli veri e propri ai forti, dai giardini storici alle dimore signorili: sono più di 100 i gioielli architettonici di secoli e stili differenti che si snodano tra l’arco alpino cuneese, le colline di Langa e quelle monferrine di Asti e Alessandria, fino alle pianure verso il Po. Giunta ormai alla 15ma edizione la rassegna “Castelli Aperti” continua a rappresentare un’opportunità unica per i visitatori che, da maggio ad ottobre, hanno la possibilità di costruire un gran numero di itinerari su misura per scoprire il basso Piemonte attraverso le sue dimore storiche.

Il programma di domenica 9 maggio prevede numerose aperture nel cuneese, a partire dal capoluogo dove sarà visitabile Villa Oldofredi Tadini che presenta l’ultima occasione per ammirare, all’interno della cappella del Rosario, la mostra “Sindone – ricordi e emozioni” che raccoglie alcuni documenti relativi all’ostensione della Sindone del 1898. Gli amanti dei parchi non potranno perdere la visita al castello del Roccolo di Busca, mentre a Caraglio sarà possibile scoprire una delle fabbriche di seta più antiche d’Europa: il Filatoio che ospita il Museo del Setificio Piemontese e, fino al 16 maggio, la mostra “Piemonte. La tentazione del paesaggio. Fotografie di Jean Gaumy”. Proseguendo in direzione della Val Maria è visitabile la casa di Luigi Mallè, apprezzato storico d’arte nonché direttore di alcuni dei più importanti musei civici di Torino. A Demonte invece porte aperte per Palazzo Borelli e lo spazio dedicato alla scrittrice Lalla Romano dove si ripercorre, attraverso i dipinti e la scrittura dell’artista di Demonte, il legame con i luoghi in cui è nata e vissuta.

A Bra ha aderito alla rassegna Palazzo Traversa con il Museo Civico di archeologia, storia e arte, mentre a Cherasco, a Palazzo Salmatoris è ancora disponibile la mostra “Divenire” dedicata all’opera dell’artista Daniele Cazzato. In Langa, saranno invece visitabili il castello di Serralunga e il castello di Grinzane Cavour. Nel Roero aprono i battenti due dimore storiche: il castello di Govone e il castello di Monticello. Prima apertura della stagione anche per l’edificio settecentesco Palazzo Re Rebaudengo, a Guarene.

Sempre domenica 9 maggio, nel monregalese, saranno visitabili la torre civica del Belvedere a Mondovì, il Complesso museale e Centro Studi G. Avena di Chiusa Pesio e il Museo etnografico della Provincia di Cuneo.

Oltre all’apertura di più di castelli ed antiche dimore, la rassegna propone veri e propri circuiti cittadini per scoprire la bellezza di alcuni dei più bei borghi storici piemontesi. E’ il caso dell’itinerario cittadino di Costigliole Saluzzo che si divide in due parti storicamente ben distinte. La prima riguarda il borgo medievale ed un omaggio all’arte del pittore Hans Clemer dove è possibile ammirare due suoi affreschi: il suggestivo Cristo di Pietà e la Madonna col bambino collocata nel Castello Rosso, edificio risalente alla fine del XV secolo e restaurato in seguito secondo il gusto neogotico. La seconda parte è dedicata a due palazzi settecenteschi: Sarriod de La Tour e Palazzo Giriodi di Monastero. Analogo itinerario è previsto alla scoperta delle più affascinanti dimore storiche tra le città di Racconigi, Fossano e Savigliano. Cuore dell’itinerario è il castello Reale di Racconigi, residenza amata dai Savoia e oggi ritornata agli antichi fasti. Nelle sale sarà ancora possibile visitare, fino al 30 maggio, la mostra “Memorie del Sacro” che raccoglie un nucleo di opere delle collezioni del Castello provenienti dai depositi e dagli ambienti attualmente non aperti al pubblico. Poco distante, gli amanti della cultura e dell’arte non potranno non apprezzare il centro storico di Savigliano, con la raffinata piazza Santorre di Santarosa. In via Sant’Andrea si visita il palazzo barocco Taffini d’Acceglio. Non lontano è il grazioso castello di Monasterolo di Savigliano, mentre la cittadina di Fossano è nota per l’antico castello dei Savoia, ramo degli Acaja; nel centro storico meritano inoltre una visita la cattedrale e la chiesa della S.S. Trinità.

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