Assegnati contributi a 193 incidenti provocati da selvatici

Nel 2009 raddoppiato il numero dei sinistri provocati da caprioli

Cuneo Gli uffici dell’assessorato provinciale alla Tutela di Flora e Fauna provvederanno al rimborso dei danni relativi ad incidenti stradali provocati, nel 2009, da fauna selvatica sul territorio della Granda: sulle 252 istanze presentate, 193 sono quelle ammesse a contributo in base al regolamento regionale che disciplina le assegnazioni. La novità è rappresentata dall’ammontare del rimborso che sale dal 46% degli anni precedenti all’attuale 62% sull’importo dei danni accertati, per una media di circa 1.500 euro ad incidente. Complessivamente gli uffici provinciali hanno periziato danni per 430 mila euro: le richieste ammontavano a 630 mila euro. Le esclusioni dipendono dall’accertata mancanza dei requisiti previsti dal bando o da carenza nella documentazione presentata. L’assessore provinciale alla Tutela Fauna e Flora esprime soddisfazione per il lavoro effettuato: “L’incremento della percentuale di rimborso – dichiara – rappresenta un dato positivo che procede di pari passo con l’avvenuta ottimizzazione della gestione delle pratiche messa in atto dal personale provinciale. Avremmo voluto assicurare maggiori contributi, ma le assegnazioni dipendono dai fondi regionali, ripartiti in base alle esigenze dell’intero territorio piemontese. Ricordo inoltre ai richiedenti che la normativa in vigore prevede precisi requisiti per l’ammissione delle domande, a partire dalla tempistica della denuncia che va effettuata entro 30 giorni dal sinistro”. I dati raccolti dimostrano inoltre un’inversione di tendenza nella dinamica degli incidenti: sono raddoppiati quelli provocati da caprioli a quota 157 (erano 116 nel 2008) contro i 79 (112 nel 2008) da cinghiale. In 11 casi (18) è stato poi accertato il coinvolgimento di cervi, 5 (3) sono fatti risalire ad altra fauna selvatica. L’area a maggiore incidenza risulta essere la Val Varaita, con un picco nel territorio del Comune di Sampeyre. “Proprio la futura gestione del numero dei caprioli – spiega il dirigente del settore Tutela Fauna e Flora della Provincia, Paolo Balocco – si presenta problematica: a fronte del livello di attenzione sempre alto sulla diffusione del cinghiale, servirebbe un adeguamento del piano dei prelievi selettivi degli ungulati attuati da Atc e Ca sul territorio. Non esistono, inoltre, riscontri oggettivi che dimostrino l’efficacia dei sistemi di prevenzione adottati sulle strade provinciali, spesso vanificati dall’assuefazione degli animali. Per questo l’Ufficio Tutela Fauna della Provincia ha avanzato la proposta all’Anas di tenere in considerazione la realizzazione di sottopassi per la fauna selvatica in caso di costruzione di nuove strade. Per gli automobilisti vale la raccomandazione di limitare la velocità in caso di attraversamento delle aree ad elevata incidenza di fauna selvatica, soprattutto ore prossime all’alba”

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