Creso: punto di riferimento della ricerca agricola

Creso e Sacchetto

Incontro tra le Provincie di Verona e Cuneo sull’innovazione in frutticoltura

Cuneo L’assessore provinciale all’Agricoltura di Verona, accompagnato da alcuni sindaci e dai vertici dell’agricoltura veronese, è stato a Cuneo, giovedì 11 marzo, per studiare da vicino il caso Creso, il Centro di ricerca per la frutticoltura di Manta di cui la Provincia è socio fondatore. A riceverlo l’assessore provinciale all’Agricoltura di Cuneo che ha salutato la delegazione veronese composta dalla Commissione provinciale Agricoltura, dai sindaci di Sommacampagna, Villafranca, Bussolengo e Valeggio sul Mincio, oltrechè da alcuni dirigenti. Verona è tra le prime province agricole italiane, sede della Fiera agricola nazionale e del Vinitaly. La sua frutticoltura (pesche, kiwi e mele) è tra le prime per superficie e volume di affari. Da sempre all’avanguardia per l’innovazione, possiede un Istituto sperimentale di frutticoltura che è uno dei punti di riferimento per la ricerca italiana. Anche la Provincia di Cuneo, che nel 2001 ha partecipato alla costituzione del Creso, ha una realtà frutticola simile da cui è nata l’idea, per i colleghi veronesi, di frequentare i convegni e gli incontri divulgativi presso il Creso di Manta e di proseguire la collaborazione tecnico-scientifica con Cuneo. Gli amministratori veronesi intenderebbero anche rinnovare il loro istituto sulla base della formula cuneese. L’assessore all’Agricoltura della Provincia di Cuneo: “La ricerca applicata in agricoltura non è più competenza dello Stato perchè è stata delegata alle Regioni e alle Province. Cuneo poteva spendere le risorse in azioni spot, ma ha preferito impegnarsi – insieme alla Camera di Commercio e alla Regione – in una struttura strategica per l’innovazione, e nello stesso tempo snella ed efficiente. Abbiamo fatto nostra una formula propria di regioni federaliste come la Catalogna o l’Alto Adige: mantenere pubblica la ricerca, ma coinvolgere anche finanziariamente i soggetti privati nella gestione dell’ente. In questo modo il Creso lavora sempre e solo in risposta alla “domanda di ricerca” espressa dalla filiera per fornire soluzioni tempestive. La sua missione è di portare la ricerca sul territorio, direttamente nel tessuto delle aziende agricole: frutti più gustosi, più sani, legati alla tradizione ma nello stesso tempo di qualità superiore per distinguersi dalla massa dei concorrenti. La sua formula societaria impedisce la degenerazione in ente-carrozzone: se non funziona, i primi a tirarsi indietro sono i privati. Registriamo con soddisfazione l’apprezzamento delle organizzazioni agricole del territorio e ci fa piacere che la scelta cuneese sia presa ad esempio da Province che vantano una agricoltura d’avanguardia a livello nazionale”.

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