Combattere la crisi: in sei anni 185 nuove imprese giovani

Grazie al lavoro degli sportelli per la creazione di impresa della Provincia

Il tavolo di lavoro

Cuneo “In sei anni, grazie anche al supporto degli sportelli per la creazione di impresa, sono nate 185 nuove attività che si aggiungono ad una realtà composita di oltre 80 mila partite Iva per lo più corrispondenti ad aziende a composizione familiare. Questa struttura ci ha consentito di guardare avanti in un periodo di crisi economica forte. Crediamo nel welfare ma che sia un welfare to work, cioè un sussidio al reddito ma finalizzato ad un reale inserimento lavorativo per i giovani”. Sono i numeri e le considerazioni del presidente della Provincia intervenuta alla conferenza stampa di venerdì 26 febbraio. La notizia è la riattivazione, dal 25 gennaio scorso, degli sportelli per la creazione di impresa della Provincia di Cuneo, le cui sedi sono i Centri per l’Impiego di Cuneo, Fossano e Mondovi, l’Informagiovani di Alba e la Camera di Commercio di Cuneo ed Alba. Nell’intervento del presidente anche l’impegno della Provincia in materia di politiche del lavoro: “Accompagnare un’impresa a nascere – ha dichiarato – è importante, così come l’assistenza ai lavoratori. Mercoledì 3 marzo firmeremo con le sigle sindacali un accordo per l’anticipazione della cassa integrazione in deroga: un intervento che si aggiunge alle già numerose attività della Provincia in materia occupazionale. C’è poi una battaglia in atto in campo infrastrutturale, fondamentale per mantenere elevato il livello di competitività delle aziende cuneesi: prioritaria resta la realizzazione del Tenda bis, tanto che il 7 maggio la Provincia ospiterà una seduta della Conferenza intergovernativa”. La situazione occupazionale in Granda è stata illustrata dall’assessore provinciale alle Politiche del lavoro: “La crisi occupazionale del 2009 ha fatto registrare un 12,6% di assunzioni in meno. Il settore più colpito è quello industriale con un calo del 26,5%. L’iniziativa della Provincia ha permesso il nascere di nuove realtà imprenditoriali, assicurando un’opportunità di realizzazione a categorie deboli, quali disoccupati, lavoratori precari, donne e giovani: auspico che la congiuntura in atto non pregiudichi il lavoro svolto”. Il servizio è frutto di una sinergia tra enti che ha coinvolto l’intero territorio: in merito l’assessore provinciale alle Politiche giovanili ha sottolineato “l’attivazione di una rete informativa tramite i centri per l’Impiego e lo sportello Eurodesk che permette ai giovani di acquisire indicazioni utili sul mondo del lavoro e sui bandi in atto, offrendo loro la possibilità di veder realizzati progetti ed iniziative”. L’attività degli sportelli provinciali è prevista dalla Misura “Percorsi integrati per la creazione d’impresa”, finanziato dal Fondo sociale europeo (P.o.r. Regione Piemonte 2007-2013, Obiettivo 2 “Competitività regionale ed occupazione” – Asse “adattabilità”). Lo scopo del servizio non è quello di far nascere più imprese, ma di assicurare alle nuove aziende una maggiore possibilità di sopravvivenza e di sviluppo. Da questo punto di vista il bilancio della programmazione 2000-2006 è il seguente: le persone accolte agli sportelli sono state 2.150, 615 hanno avviato il percorso di accompagnamento alla creazione di impresa, 206 sono i progetti validati dalla Provincia. Tra gli intervenuti anche il presidente della Camera di commercio Ferruccio Dardanello, il dirigente provinciale delle Politiche del Lavoro Pier Luigi Destefanis, il referente dell’Ati (Associazione temporanea di impresa) gestore del servizio Paolo Sponza.

Percorsi integrati per la creazione di impresa Il servizio è articolato su tre livelli successivi:

1.     L’utente ha un primo contatto con un operatore, che ha il compito di accogliere, orientare, assistere ed informare sulle opportunità e sulle problematiche relative alla creazione di impresa. Viene effettuata una prima valutazione di sostenibilità dell’idea imprenditoriale e, se questa produce un risultato positivo, viene proposto l’accesso ai servizi consulenziali di secondo livello. L’attività di accoglienza è realizzata prevalentemente su appuntamento e si compone di tre incontri, per un impegno massimo di tre ore.

2. Coloro che hanno focalizzato l’idea imprenditoriale possono essere aiutati a svilupparla fino alla stesura, in affiancamento con un/a tutor specializzato, del relativo piano di impresa (sottoposto ad apposito comitato di validazione provinciale), strumento utile sia per valutare la fattibilità del progetto, sia per attingere alle eventuali forme di finanziamento agevolato. Si possono attivare due percorsi: il percorso “abbreviato”, in cui l’utente maggiormente strutturato sviluppa in autonomia il proprio progetto d’impresa attraverso l’elaborazione del “business plan”, con la possibilità di usufruire di un supporto leggero da parte del tutor e di un software in grado di simulare la neoimpresa, analizzando le diverse variabili economiche (investimenti, costi fissi e variabili, fonti di finanziamento,…). Tale supporto si concretizza in 10 ore di consulenza diretta, fino ad un massimo di 5 ore di consulenza per lo start-up d’impresa ed infine in un breve intervento formativo (la cui frequenza è obbligatoria) di 6 ore. Esiste poi il percorso “personalizzato”, in cui il tutor affianca l’utente con fino ad un massimo di 25 ore di consulenza diretta (comprensive di consulenze specialistiche erogate in forma individuale da parte di professionisti di settore – marketing e politiche commerciali; organizzazione e gestione di impresa; tipologia delle diverse forme giuridiche societarie;…), 5 ore di consulenza per lo start-up d’impresa ed infine brevi interventi formativi facoltativi (fino ad un massimo di 10 ore).

3. Le imprese che nascono con il supporto del servizio possono essere ancora accompagnate da un’attività di tutoraggio (fino a 26 ore) e di consulenza specialistica (4 ore), per un periodo fino a tre anni dall’inizio attività. Tale attività risulta strategica per valutare se gli obiettivi prefissati in sede di stesura del piano di impresa coincidono con i risultati ottenuti e, in caso contrario, applicare i necessari correttivi.

Per le neoimprese che hanno seguito con successo il percorso degli sportelli creazione di impresa è prevista un’agevolazione (Azione 4 P.O.R.) a loro dedicata. Essa consta di:

·         un contributo forfetario “in conto esercizio” per la fase di avvio dell’impresa. Il contributo consiste in 3.000 euro lordi per il titolare e per ciascuno dei soci lavoratori della neo-impresa, fino a un massimo di 5 soci. L’erogazione del contributo è subordinata alla condizione certificata di disoccupazione o di mobilità al momento dell’ammissione ai servizi degli sportelli provinciali, rilasciata dai Centri per l’Impiego.

·         un contributo in conto capitale, pari al 100% delle spese sostenute per la costituzione dell’impresa (ditta individuale o società), fino ad un importo massimo di 3.000 euro lordi che si sostanziano in: parcella notarile riguardante la costituzione dell’impresa; contratti per gli allacciamenti e i collegamenti delle utenze (esclusi i canoni); spese di promozione e pubblicità, spese per l’iscrizione alla Ccia. La Provincia di Cuneo, per una migliore erogazione del servizio, ha da tempo attivato (oltre alla sinergia con la Camera di Commercio) una duplice collaborazione; in primo luogo con molti Istituti di credito operanti sul territorio provinciale, al fine di completare e rendere più efficace il processo di accompagnamento, attraverso la valutazione della finanziabilità dei progetti imprenditoriali. In secondo luogo con molti attori locali (i Comuni con i loro uffici informagiovani-informalavoro-servizi di politiche attive del lavoro e sviluppo locale, gli sportelli unici attività produttive, le Consulte comunali dei giovani e delle pari opportunità, le Comunità Montane, gli Istituti di credito, i Gal, i distretti industriali, i patti territoriali, la Camera di Commercio, le Associazioni di categoria…) che, distribuiti capillarmente sul territorio provinciale e coordinati dalla Provincia, sono terminali informativi, da un lato, e punti di accesso al servizio, dall’altro.

Alcune immagini dell’incontro

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