Residenze sabaude: nasce un comitato di pilotaggio per la tutela del sito iscritto nel Patrimonio dell’umanità

Approvato il protocollo d’intesa per la realizzazione del Piano di gestione

Cuneo Dalla collaborazione fra enti ed istituzioni del territorio nascerà un Piano di gestione per la valorizzazione e la conservazione delle “Residenze sabaude”, iscritte dall’Unesco nella lista dei siti patrimonio dell’umanità con decisione del 1997. In risposta alle prescrizioni di Ministero per i Beni e le Attività culturali e Soprintendenza di Torino, la Giunta provinciale ha approvato il testo di un protocollo d’intesa. Oltre alla Provincia di Cuneo, l’accordo riguarderà la Direzione regionale per i beni culturali e paesaggistici del Piemonte, il Consorzio di valorizzazione culturale “La Venaria reale”, la Fondazione Torino musei, l’Ufficio demanio e servitù militari, la Fondazione Castello di Rivoli, la Fondazione Teatro Regio di Torino, il Politecnico, la Provincia di Torino, la Fondazione Ordine Mauriziano, i Comuni di Govone, Venaria Reale, Rivoli, Nichelino, Moncalieri, Racconigi, Bra, Agliè, la Regione Piemonte e la città di Torino. Ciascuno dei soggetti coinvolti si impegnerà nell’analisi conoscitiva dei beni territoriali e nella definizione di strategie progettuali congiunte, finalizzate a preservare l’integrità dell’area. L’accordo prevede, inoltre, la creazione di un comitato di pilotaggio di cui farà parte anche il presidente della Provincia di Cuneo, impegnato alla presentazione di un piano di lavoro e la successiva individuazione di un ente preposto alla gestione del sito. Il sito Unesco comprende, per la Granda, i castelli di Racconigi, Pollenzo e Govone. “Si tratta – spiegano presidente e vice presidente della Provincia – di realtà di spicco del panorama culturale cuneese. La stesura del Piano di gestione permetterà la prosecuzione dell’iter di tutela e promozione dell’area con notevoli ricadute sull’intero territorio provinciale. Senza contare l’azione sinergica che vede enti ed istituzioni schierati nella difesa del patrimonio locale, sull’esempio di quanto in atto per la candidatura a patrimonio dell’umanità di Langhe, Monferrato e Roero”.

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